Il motivo, il bivio.

 "Bivi. Incroci. Quelle dannate biforcazioni che la vita ti sbatte in faccia quando meno te lo aspetti. A destra, la strada conosciuta, quella sicura, ma che ti soffoca lentamente. A sinistra, l'ignoto, il rischio, la possibilità di cadere, ma anche di volare.

E io, proprio nel bel mezzo di questo incrocio, bloccato. Paralizzato.

Non è il podcast, quello è la mia ancora di salvezza, la mia valvola di sfogo. È l'altro lavoro, quello che dovrebbe pagare le bollette, quello che mi sta consumando l'anima. Un ambiente tossico, colleghi serpenti, pressioni assurde, la sensazione di essere un ingranaggio arrugginito in una macchina che sta andando a pezzi.

E così, la mia creatività si è seccata, l'ansia ha preso il sopravvento. Come posso parlare di musica, di arte, di emozioni, quando dentro di me c'è solo un rumore assordante di frustrazione e rabbia?

Ho provato a ignorarlo, a tenere duro, a pensare che prima o poi sarebbe passato. Ma non è così. Ogni giorno è una battaglia, ogni riunione un campo minato, ogni email una potenziale pugnalata alle spalle.

E allora ho capito. Ho capito che non posso continuare così. Non posso dito di stare bene, non posso sacrificare la mia salute mentale sull'altare di uno stipendio.

Ho deciso di prendermi una pausa. Dal podcast, sì, ma soprattutto da quell'ambiente malato. Ho bisogno di tempo per guarire, per ritrovare me stesso, per capire cosa voglio veramente dalla vita.

Non so quanto durerà questa pausa, non so cosa mi riserverà il futuro. Ma so che non posso tornare al microfono con questo peso sul cuore.

Il podcast è la mia passione, la mia voce, il mio modo di connettermi con il mondo. E non posso permettere che venga contaminato da questa negatività.

Quindi, eccoci qui. Un bivio. Ma questa volta, non sono più paralizzato. Ho scelto la mia strada, quella che mi porta lontano da questa palude tossica, verso un futuro incerto ma pieno di possibilità.

E quando tornerò, e tornerò, sarà con una voce più forte, più autentica, più libera. Sarà la voce di chi ha attraversato l'inferno e ne è uscito più forte di prima.

Sarà la voce di chi ha scelto di vivere, non di sopravvivere."

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