La fine e qualche retroscena che forse....
Ho sempre voluto dirlo, da quella volta che ero in 3 media e siamo andati io Marco e Fabio a Fossano alla festa delle scuole organizzata da Ciocca.
"L'hip hop mi ha salvato la vita"
Grazie alla cultura hip hop che ho abbracciato completamente ho cambiato vita, da ragazzino timido a persona esuberante, da persona riservata a organizzatore di eventi, da persona "incapace" di suonare uno strumento a fare il dj nei club.
Ho trovato una famiglia grazie all'hip hop, nel vero senso del termine, una moglie e ora dei figli.
Oggi non lavoro nel mondo della night life, ma non mi ci sono allontanato mai, ho amici, conoscenti legati a quel mondo.
Sono fortunato perché ho una bella famiglia e nonostante l'oscurità della music business abbia ogni tanto offuscato i miei pensieri oggi riguardo la mia giovinezza in quel mondo con gli occhi lucidi.
Ultimamente avevo avvicinato il mondo dei podcast e successivamente quello delle web radio con moltissime emozioni e soddisfazioni personali (anche se non economiche).
Ma l'ultimo anno è stato "orribile" e davvero impegnativo a livello fisico e mentale.
Io sono una persona che per potersi dedicare a una passione deve avere la mente serena, senza questo pattern mentale non riesco a performare e a liberare la mia energia positiva nei miei progetti.
Per questo in pratica da 1 anno non riesco a proporre nessun tipo di contenuto e non riesco ad affrontare con la dovuta concentrazione la produzione per il podcast.
Ho fiducia che la rinascita sia dietro l'angolo, e che Spring Break risorgerà come una fenice dalle proprie ceneri.
Avrei mille idee da realizzare, e vorrei portare tantissimi ospiti e concetti al microfono del podcast.
In questo ultimo periodo ho investito in una connessione più robusta che dovrebbe aiutarmi a fare dello streaming un qualcosa di praticabile ad altissima qualità, ma ancora mentalmente sono concentrato sul mio lavoro "principale".
SPERO che la prossima volta possa essere il post del ritorno al microfono in modo permanente ci tengo davvero moltissimo.
Michele
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